“No alla solit’udine” 24 associazioni aiutano gli anziani

Dalle spese ai trasporti, dalla compagnia alle visite dal medico Nel 2017 oltre 2.700 interventi. Liguori: risorsa fondamentale (Articolo del Messaggero Veneto del 3 gennaio 2018)

In prima linea per combattere la solitudine. Sono i volontari delle 24 associazioni che, sotto l’occhio vigile del Comune, si adoperano per rendere meno vuote le giornate di moltissimi udinesi. Dall’andare a fare la spesa a portare un po’di compagnia, dal trasporto alle visite mediche alle commissioni in giro per la città, i volontari rappresentano una risorsa insostituibile per la comunità, prestando “soccorso” a chi ne fa richiesta.

A Udine il progetto “No alla Solit’Udine” si è messo in moto nel 2004 per cercare di limitare la condizione di isolamento che molti over 65 sono costretti a vivere. Da un paio di settimane è stato presentato il nuovo logo, con la speranza di riuscire a coinvolgere sempre più persone che si avvicinano a questa buona abitudine per dedicare qualche ora a chi non vive più con la famiglia, affinché rimanga il più a lungo possibile autosufficiente nella propria abitazione.

Si diventa volontari per tanti motivi ed è un’attività che si concretizza in azioni e comportamenti che richiedono tatto, pazienza, prudenza, empatia e tanta voglia di ascolto e comprensione. Occorre rispettare tempi ed esigenze delle persone che si decide di aiutare, e con molta umanità capire il mondo dell’anziano, fatto non solo di parole e ricordi, ma anche di sguardi, espressioni, timidezze, gestualità e, a volte, una sorta di ritrosia e diffidenza che può derivare da molteplici fattori, pertanto in punta di piedi bisogna abbattere questi muri.

Nel 2017, grazie al progetto dell’amministrazione, sono stati attivati oltre 2.700 interventi per gli over 65, che possono contare su un vero e proprio esercito di volontari per il ritiro e la consegna referti medici e farmaci, la spesa con consegna a domicilio, piccoli interventi di riparazione domestica, compagnia nella propria abitazione e passeggiate, ma anche persone che si rendono disponibili per qualche ora per la lettura di un libro o un giornale, servizi di trasporto, accompagnamento in strutture sanitarie e ancora barbiere, prenotazione visite ed esami e informazioni sui corsi e sulle iniziative per rimanere sempre attivi e in salute.

Una sorta di «osservatorio amico», i volontari, come li ha definiti l’assessore comunale alla Salute e all’equità sociale Simona Liguori. «I volontari rappresentano una risorsa fondamentale per il nostro sistema welfare, portavoce dei bisogni dei cittadini dove le istituzioni non riescono ad arrivare – ha indicato l’assessore –. Spesso le persone trovano molta più facilità ad aprirsi con i volontari, i quali, in sinergia con il sistema dell’assistenza sociale – prosegue Simona Liguori –, aiutano a interpretare i bisogni affinché lo stesso Comune, con i suoi servizi dedicati, riesca a leggere in maniera più puntuale e precisa bisogni ed esigenze dei cittadini».

Quello che aumenta, in tempi in cui l’età media avanza sensibilmente e la popolazione anziana anche a Udine continua a salire – nel 2013 gli over 65 erano 25 mila 368 e ad agosto 25 mila 902 (di cui 15 mila 653 femmine, 10 mila 249 maschi e 637 stranieri) – è la complessità delle segnalazioni che comporta una presa in carico delle persone che chiedono aiuto ai servizi sociali del Comune. «La solitudine si combatte e si vince con un’unica medicina: lo stare assieme – spiega ancora l’assessore alla Salute – e nel caso di persone sole, che vivono spesso una fragilità emotiva in aggiunta alle difficoltà di spostamento e alle capacità di mantenersi autosufficienti, anche il solo percepirsi parte di una comunità aiuta a sentirsi meno abbandonati e ancora importanti».

In questo contesto, «Udine si dimostra una città solidale e riconoscente nei confronti dei cittadini che dimostrano senso di appartenenza – conclude Liguori – e accoglie tra le sue braccia i tanti volontari che, sottovoce e con costanza, ci sono e fanno del bene a tanti dei nostri concittadini».

 

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